Intestatario dell’incarico: ATI Samyn and Partners s.p.r.l, Studio Valle Progettazioni, Architects, Roma, Buro Happold Limited engineers
Prestazioni Effettuate: Progetto preliminare architettonico, strutturale ed impiantistico; Progetto definitivo architettonico, strutturale ed impiantistico; Progetto esecutivo architettonico, strutturale ed impiantistico; Assistenza all’appalto; Assistenza alla direzione lavori; Assistenza alla contabilità dei lavori.
Periodo di svolgimento: 25/11/2005 – Novembre/2010; Assistenza alla direzione lavori: Giugno 2011 – Giugno 2016.
Importo lavori: € 201.203.255,26
Joint Venture Partners: ATI Samyn and Partners s.p.r.l, Studio Valle Progettazioni, Architects, Roma, Buro Happold Limited engineers
Services Performed: Preliminary architectural, structural and plant design; Final architectural, structural and plant design; Executive architectural, structural and plant design; Tender Assistance; Works Supervision Assistance; Accountancy Services Assistance.
Duration of the works: 25/11/2005 – November/2010; Works Supervision Assistance: June 2011 – June 2016
Work Amount: € 201.203.255,26
NUOVA SEDE DEL CONSIGLIO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA A BRUXELLES
EUROPA PALACE AND NEW HEADQUARTERS OF THE EUROPEAN COUNCIL IN BRUSSELS
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
Uffici e Sale conferenze -Ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo ed ampliamento dell’edificio “Ali del complesso immobiliare “Residence Palace” a Bruxelles sottoposto a vincolo di interesse storico artistico soggetto a tutela.
BREVE DESCRIZIONE DELL’OPERA
Premessa: Nel Novembre del 2004 il Consiglio europeo ha bandito un Concorso Internazionale di Architettura, in due fasi, per la progettazione della nuova sede, da realizzare a Bruxelles, in adiacenza a quello che è l’attuale quartier generale dell’istituzione, attraverso la ristrutturazione e l’ampliamento del blocco “A” del Residence Palace, primo esempio di abitazione collettiva di lusso in Europa, progettato, negli anni ’20 del novecento, dall’architetto svizzero Michel Polak.
Tommaso Valle decide da subito di partecipare e si mette in moto per organizzare quella che si è dimostrata, nei fatti, una compagine vincente: pensò a Buro Happold, con cui aveva già collaborato in precedenza, per le strutture, gli impianti e la sicurezza e contattò la società locale Samyn and Partners che, essendo sul posto, poteva sicuramente essere un valido partner, con una profonda conoscenza dei luoghi e della legislazione belga. In qualità di capogruppo Studio Valle organizzò la complessa documentazione richiesta per la partecipazione alla preselezione dei 25 gruppi che sarebbero stati ammessi alle fasi successive.
Il progetto per la Sede del Consiglio Europeo a Bruxelles, si inserisce all’interno del tessuto urbano consolidato. Si tratta di un intervento di riqualificazione dell’esistente, non estraneo all’attività dello Studio che, precedentemente, per il progetto di restauro del Museo dell’Istituto Geologico a Roma, aveva condotto un intervento di accostamento di manufatti storici con strutture afferenti alla tecnologia più recente.
A Bruxelles, la conformazione dell’area di intervento, di forma pressoché quadrata su cui insiste un manufatto a “L”, il Residence Palace, suggerisce un approccio progettuale guidato dalla volontà di regolarizzazione del fronte strada su Rue de la Loi tramite la geometrizzazione dell’impianto originario: una doppia facciata di nuova realizzazione trasparente su due lati ortogonali ricompone il perimetro dell’area e si accosta al complesso storico.
L’intervento appare mediare la leggerezza e trasparenza del nuovo alla gravità dell’esistente dando vita ad un complesso che muta la propria consistenza al mutare del punto di vista dell’osservatore. Nuovo ed esistente appaiono convivere in un equilibrio messo in tensione dal suo interno con l’intromissione di un terzo elemento: una “lanterna”. Questo oggetto organico trasparente comprime lo spazio in maniera disomogenea e ne turba la staticità tramutandolo in dinamico. La “lanterna” è l’elemento contenitore di una successione di sale conferenze, che si sovrappongono in maniera dimensionalmente non uniforme, conferendo al volume il proprio profilo irregolare ed organico.
L’involucro trasparente esterno, dalla forte valenza simbolica perché costituito da infissi di recupero provenienti da edifici storici dei paesi comunitari, lascia intravedere il volume aggiunto delle sale conferenze: la “lanterna” appare quale elemento silenzioso e destabilizzante che si svela progressivamente con l’avvicinarsi delle ore notturne.
Si modifica, pertanto, la percezione urbana del manufatto che, attraverso il diverso grado di permeabilità della facciata di nuova realizzazione, dapprima schermo opaco e, successivamente, pellicola eterea e trasparente, lascia intravedere la presenza di un terzo elemento compositivo. Il gioco di alternanza tra apparizione e sparizione, conferisce al complesso un’immagine dal carattere mutevole.
Sostenibilità: Palazzo Europa è stato progettato secondo i principi dello sviluppo sostenibile ( ne è esempio la copertura con pannelli fotovoltaici) e la progettazione e la costruzione sono state oggetto di un continuo monitoraggio allo scopo di ottenere la certificazione di elevata qualità ambientale Valideo. Nel giugno 2009 il progetto si è aggiudicato l’edizione speciale del Green Good Design Award, attribuito dal Chicago Athenaeum (museo di architettura e design). Le due pareti esterne sono costituite da un mosaico di telai di finestre di legno recuperati da siti di ristrutturazioni o demolizioni degli Stati membri. Inoltre, la conservazione e la ristrutturazione del maggior numero possibile di parti dell’edificio storico si configurano come strategie dell’architettura sostenibile.
PROJECT TYPOLOGY
Offices and Conference Rooms -Renovation, restoration, conservative restoration and extension of the building “Ali of the real estate complex” Residence Palace “in Brussels subject to the protection of historical and artistic interest subject.
BRIEF WORK DESCRIPTION
Foreword: In November 2004 the European Council launched an International Architecture Competition, in two phases, for the design of the new headquarters, to be built in Brussels, adjacent to what is the current headquarters of the institution, through the renovation and expansion of the “A” block of the Residence Palace, the first example of luxury collective housing in Europe, designed in the 1920s by the Swiss architect Michel Polak.
Tommaso Valle immediately decided to take part and set off to organize what proved to be, in fact, a winning team: he thought of Buro Happold, with whom he had previously collaborated, for structures, systems and safety and he contacted the local company Samyn and Partners who, being on the spot, could certainly be a valid partner, with a deep knowledge of the places and the Belgian legislation. As a team leader, Studio Valle organised the complex documentation required for the participation in the pre-selection of the 25 groups that would be admitted to the subsequent phases.
The project for the headquarters of the European Council in Brussels is embedded in the consolidated urban fabric and involves the restructuring of an existing building. The Studio Valle is familiar with this type of work, having already undertaken the incorporation of modern technological structures into historical buildings with the project for the restoration of the geological museum in Rome.
Given the almost square site and the L-shaped structure of the Residence Palace in Brussels, it was decided to reshape and square off the original layout geometrically with respect to the side on Rue de la Loi, building transparent façades on two orthogonal sides to close the perimeter of the area and join up with the historical complex.
The project combines the lightness and transparency of the new elements with the gravity of the existing structure so as to create a complex that changes in consistency with changes in the observer’s viewpoint. The new and existing elements appear to coexist in an equilibrium internally braced by the introduction of a third element, namely the “lantern”, a transparent organic object that compresses the space unevenly and alters its condition from static to dynamic. The lantern contains a vertical succession of conference rooms, whose different sizes give the volume an irregular and organic profile.
The transparent outer shell is strongly symbolic in that it is made up of window frames salvaged from historical buildings in the different EU countries, and affords a glimpse the added volume of the conference rooms. The lantern is thus seen as a silent and destabilising element that gradually reveals itself as darkness falls.
There is thus a change in the urban perception of the complex, which makes the presence of a third compositional element visible through the differing degrees of permeability of the new façade, first an opaque screen and then a transparent, ethereal membrane. The alternating interplay of appearance and disappearance endows the complex with an image of ever-changing character.
Sustainability: Europa Palace was designed according to the principles of sustainable development (an example is the roof with photovoltaic panels) and the design and construction have been continuously monitored to obtain high environmental quality certification Valideo. In June 2009 the project won the special edition of the Green Good Design Award, awarded by the Chicago Athenaeum (museum of architecture and design). The two outer walls consist of a mosaic of wooden window frames recovered from the renovation or demolition sites of the Member States. Furthermore, the conservation and restructuring of as many parts of the historic building as possible can be considered as strategies of sustainable architecture.