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Regione Puglia, Bari 2019


Il concorso internazionale per la Sede del Con­siglio della Regione Puglia, rientra nella linea di interventi inerenti edifici pubblici cui l’attività dello Studio Valle aveva dedicato la propria sperimentazione (nuova sede Alitalia, nuovi insediamenti della Banca d’Italia). Si configura quale intervento di respiro contemporaneo e cosmopolita capace di coniugare una efficiente organizzazione funzionale con una forte caratterizzazione architettonica profondamente legata al tema progettuale ed al suo contesto. Conformemente alle richieste del bando, si caratterizza, infine, quale proposta innovativa nell’accostamento di materiali tradizionali e non, e nell’indagare tematiche inerenti la bioarchitettura.

In primo luogo le scelte compositive e formali si concretizzano nell’attenta rilettura del sito, delle sue valenze paesag­gistiche e della sua esposizione agli agenti atmosferici; infine, si definiscono nei loro aspetti costruttivi, con una particolare attenzione rivolta all’uso di materiali e tecno­logie rispettose del contesto o da esso stesso mutuate.

Il simbolismo formale, l’integra­zione paesaggistica, l’architettura bioclimatica ed eco-compatibile rappresentano i differenti punti qualificanti di un pensiero progettuale unitario e coerente.

Localizzato nella periferia a sud di Bari, in prossimità di punta Perotti, il nuovo complesso e le sue pertinenze si sono uniformate ad un concetto di apertura ed integrazione spaziale e funzionale con il contesto. Un primo livello di contestualizzazione è dato dall’orientamento nord-sud sull’asse mare-città: lungo questa direttrice l’edificio si sviluppa con due ali cur­vilinee ed asimmetriche di tre e sei piani, capaci di definire una corte, uno spazio interno privilegiato ma aperto verso i poli opposti e caratterizzanti del territorio. La particolare conformazione curvilinea del complesso è finalizzata alla minimizzazione dell’impatto: il raggio di curvatura delle due ali non consente di cogliere le volumetrie nella loro interezza ma di renderle sempre, parzialmente sfuggenti. La corte è attraversata da un elemento trasversale orizzontale, un traliccio metallico resistente alle azioni del vento che svolge la funzione di percorso di collegamento, permeabile alla vista, tra le due ali curvilinee. Il traliccio suddivide la corte in due sotto-unità: una corte esterna, ed una interna.  La funzione principale del complesso, la Sala del Consiglio Regionale, viene localizzata nel fulcro della composizione, la corte interna,  laddove le ali murarie si ravvicinano verso la città, in posizione altamente scenografica.

Numerosi spazi sono stati destinati ad attività non strettamente connesse con le funzioni istituzionali dell’Ente: attività ricreative per il personale (bar/caffetteria, self service/ristorante, centro benessere, nursery ecc.), spazi espositivi e per  conferenze aperte anche al pubblico e spazi per la cultura e l’informazione, come la Biblioteca Regionale. Il “Palazzo” si configura, dunque, come architettura “aperta” e fortemente integrata al suo contesto attraverso la dotazione di spazi pubblici e privati.

SEDE DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE PUGLIA

Committente
Regione Puglia

Concorso Europeo, I° premio

Credits

Studio Valle
con C. Marani, G. Mura, S. Rosa, B. Toma, P. Vacatello,

A. Amoroso

In associazione con:
Studio Sylos Labini Ingegneri Associati
Mirizzi Architetti Associati
Pro.Sal. S.r.l.

Strutture: 

Studio Sylos Labini Ingegneri Associati: F. Sylos Labini                       con P. Antonini

Impianti:

G. Marati con R. Mandurino, L. Luca, G. Luca

Paesaggista (Progetto di Concorso):

Studio A.& P.: F. Trinca, E. von Normann

Un secondo livello di contestualizzazione è affidato ai ma­teriali. Le strutture murarie presentano un rivestimento lapideo di pietra locale di Trani, Lecce ed Apricena; le si­stemazioni a verde riproducono le coltivazioni prevalenti dei giardini della regione. La conformazione dei corpi edilizi e la loro realizzazione tecnica risponde ai principi e del risparmio energetico: la corte è maggiormente aperta con vetrate a nord, in modo da aumentare il soleggiamento invernale; le ali degli edifici si avvicinano verso sud in modo da diminuire l’esposizio­ne solare estiva, ulteriormente abbattuta dalla maggiore altezza del blocco di sud-ovest; la parete vetrata della hall è realizzata in diagonale rispetto alla direzione dei venti dominanti da mare. La tecnologia consente ulteriori passi in avanti: la parete ventilata della sala consiliare è realizzata con una doppia membrana di etiltetrafluoro etilene che garantisce l’adattamento della temperatura interna alle condizioni ambientali esterne, oltre a funzionare come brise soleil tecnologico. La “barriera esterna” della doppia facciata, costituita da lastre di vetro piane, orientate secondo diverse direttrici spaziali, non sigillate tra loro e di poco distanziate permette il ricircolo dell’aria. Inoltre, le estremità delle diverse lastre, evidenziano attraverso riflessioni e rifrazioni multiple dei raggi solari un disegno di facciata in cui prevale l’orizzontalità dei filamenti luminosi. Il cromatismo delle lastre, ben si adatta all’accostamento del materiale lapideo locale.

La copertura trasparente della hall è realizzata in texalon, un mate­riale leggerissimo non inquinante ad elevata coibenza termica, avente la caratteristica, in caso di incendio, di evaporare riducendo gli effetti del collasso strutturale. Anche gli specchi e “segni” d’acqua inseriti nel progetto svolgono una funzione tecnica di accumulo delle acque piovane e di condensa nell’ambito della gestione integra­ta delle acque di recupero a fini irrigui.