PIRANESI – PRIX DE ROME – XIV EDIZIONE 2016
CALL INTERNAZIONALE PER VIA DEI FORI IMPERIALI
La sistemazione dell’area archeologica centrale effettuata negli Anni Trenta con la demolizione del quartiere di Via Alessandrina e con gli scavi e con la realizzazione della Via dell’Impero, l’attuale Via dei Fori Imperiali, è stata un’operazione archeologica e urbanistica che ha posto le premesse dell’operazione che è oggetto dell’attuale concorso. In effetti la Via dell’Impero ha proposto un’esperienza sostanzialmente visiva dell’area archeologica centrale, un’esperienza retoricocelebrativa che si esaurisce in una straordinaria spettacolarizzazione delle rovine, considerate queste, come sezioni autonome di un complesso monumentale che non è possibile cogliere nella sua interezza. Conservare la prospettiva offerta dalla Via dell’Impero è quindi una scelta che conferma una decisione ormai storicizzata, ma tale scelta deve essere accompagnata dalla possibilità di conoscere non solo visivamente l’area archeologica centrale ma di leggerla come un sistema di recinti accostati, e non di un tessuto, ciascuno dei quali è un universo architettonico autonomo, con i suoi ritmi,la sua spazialità, la sua individualità morfologica. Ridisegnare Via dei Fori Imperiali come due passeggiate pedonali attrezzate, separate da una sezione centrale dedicata a una viabilità leggera, permetterà di scoprire la struttura del sistema di recinti, le loro complesse relazioni, il modo di passare da un Foro all’altro in una promenade architecturale emozionante nella quale le differenze scalari, le qualità degli elementi architettonici, il senso dei materiali costruttivi potranno restituire un’idea più avanzata ed ampia dell’antico. Un’idea che certo non sottrarrà ai visitatori il fascino del passato ma li inserirà in un nuovo tessuto di conoscenze e di sensazioni.
Per concludere, dal punto di vista urbanistico l’eccezionalità dei Fori richiede un’interpretazione coraggiosa e per alcuni versi visionaria, vale a dire quella di una città capace di ritrarsi di fronte allo stupefacente valore del suo patrimonio archeologico, sacrificandosi quanto basta nelle sue abitudini e nei suoi ritmi quotidiani per adattarsi al necessario primario dell’antico. Tuttavia ciò che conferisce un significato ineguagliabile a questo singolare incontro tra archeologia e città è la pregnanza vitale di un’area dalle molte anime, espressione di una presenza ricca e multiforme di pratiche d’uso che sembrano infondere domesticità e convivialità al respiro della grande storia. Come mantenere queste irripetibile intreccio tra città e archeologia è la principale posta in gioco del progetto urbanistico, chiamato a dispiegare la straordinaria potenzialità del sito senza mutilare le sue valenze urbane in termini di libera inclusione nelle strategie di vita dei suoi frequentatori. Non si tratta soltanto di migliorare le condizioni di attraversamento ai bordi e di accesso all’area, ma di mantenere gli intrecci di compresenze e di pratiche che caratterizzano l’esistente. Ridotta al minimo necessario la funzione viabilistica della nuova Via dei Fori Imperiali, la maggior parte del traffico su gomma nella direzione nord-sud e viceversa, che peraltro dovrebbe sensibilmente diminuire con l’apertura della linea C della Metropolitana, si distribuirebbe, come già in parte accade, a rete nel tessuto viario che attornia l’area archeologica centrale.
PROGETTO PREMIATO
Università Sapienza di Roma
Dipartimento di Architettura e Progetto
Coordinatore: prof. Franco Purini
arch. Lucio Altarelli, ing. Remo Calzona, ing. Alberto Clementi,
arch. Carolina De Camillis, prof. Livio De Santoli, prof. Eugenio La Rocca
prof. Renato Partenope, prof. Marina Righetti
Studio Valle Progettazioni
Coordinatore: arch. Tommaso Valle
arch. Gianni Bulian, dott. Adriano La Regina, arch. Piero Meogrossi,
arch. Paolo Martellotti, arch. Laura Thermes
Collaboratori:
Arch. Barbara Cerquozzi, Ing. Andrea Cinuzzi, Arch. Martina Cutrera,
Arch. Agostino Del’Uomo, Arch. Marco Garofalo, Arch. Teresa Ianni,
Arch. Zhiquiao Jiang, Ing. Francesco Mancini, Arch. Monica Manicone,
Arch. Lucia Mencaroni, Arch. Laura Musa, Arch. Fabrizio Ronconi,
Gabriele Savi, Giuliano Simonelli, Rocco Smaldone,
Roberto Tardocchi, Arch. Pietro Zampetti