Nuova area Imbarchi
Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Fiumicino (Roma), Italia
2008 – in corso
La realizzazione della nuova area imbarchi “A” e del corpo di collegamento rientra nell’ambito del completamento del sottosistema lato est, “Air Side” dell’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”, per la quale si prevede l’utilizzo esclusivo di sistemi di imbarco diretto attraverso pontili telescopici.
La configurazione planimetrica, a prevalente sviluppo monodirezionale, consiste nella rielaborazione della tipologia degli esistenti moli di imbarco (nazionale, internazionale ed “Europa”), con ubicazione, prevalentemente sui due lati lunghi dei manufatti, dei pontili telescopici e delle piazzole di sosta degli aeromobili, nel rispetto delle relative distanze di sicurezza. La soluzione progettuale è concepita sulla ripetitività della macro-campata delimitata da quattro elementi fortemente caratterizzanti: tralicci metallici che determinano un punto nodale di convergenza delle grandi travi reticolari di copertura, del pontile fisso di imbarco, delle scale di sicurezza, dei locali di servizio al fianco dei gates.
Il nodo progettuale della macro-campata, costituito dal traliccio metallico e dal doppio sistema di travi reticolari, consegue dall’esigenza di ampliamento del primo livello rispetto ai rimanenti. Si è optato per una soluzione che coniugasse le esigenze estetiche a quelle tecnico-strutturali attraverso un processo di sintesi geometrica che ripetesse l’andamento sinusoidale della pianta del primo livello nel disegno (in pianta e prospetto) della copertura e della doppia trave reticolare di bordo. La particolare conformazione di quest’ultima, dalla sezione a “X” dall’andamento anch’esso sinusoidale, discende dalla razionalizzazione della trasmissione delle sollecitazioni e, dall’ottimizzazione, tanto in pianta che in alzato dell’impiego dell’acciaio.
Elemento caratterizzante l’immagine architettonica complessiva è il disegno della copertura dall’andamento “sinusoidale”, sostenuta dai suddetti tralicci metallici la cui ripetitività scandisce la ritmica dei “minimi” dell’elemento di chiusura. La copertura, di lunghezza pari a 254 m, si configura quale superficie di inviluppo, aggettante rispetto all’intero manufatto. L’involucro, in vetro e acciaio, presenta un rigonfiamento della propria sagoma in corrispondenza del primo piano con una larghezza variabile da circa 32.50 m, nel punto minimo, a circa 38.00 m, nel punto massimo, per poi concludersi in un doppio, dinamico, taglio di coronamento a 45° che mette in risalto, attraverso l’impiego di asole continue vetrate, la struttura portante reticolare e la sinuosità dell’elemento di copertura. Alla quota di +11.35m, lato “Radice”, il molo è interessato dall’innesto di un elemento scatolare “neutro” di forma pressoché ovoidale, con finalità di raccordo all’avancorpo T2.
Committente
Aeroporti di Roma S.p.a.
Credits
Progettazione: ADR Engineering (Engineering program manager: Furio Giovannoni; Engineering project manager:Architettura: Alessandro Ferreri, Alessandro Polidori, Paola Vanacore)
Architettura e strutture (Area imbarco “A”): Studio Valle
con Giuseppe Mura, Stefano Rosa
Use Infrastructure
Bldg. Area 9.500 m²
Gross Floor Area 19.700 m²
Structure Concrete, steel
Max height 21.20m
Exterior Finish Steel, glass
Architects Design: ADR Engineering (Engineering program manager: Furio Giovannoni; Engineering project manager:
Architecture: A. Ferreri, A. Polidori, P. Vanacore)
Architecture and structures (Pier “A”): Studio Valle with G. Mura, S. Rosa